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Dottor R. P. Kaushik

Il Dottor Kaushik non amava parlare a molte persone allo stesso tempo, prediligeva un contato diretto. Circa venti persone ebbero la fortuna di far parte di quella che lui considerava un po’ una famiglia trascorrendo con lui molto tempo nella casa di Dalhousie in India o seguendolo nei suoi viaggi nel mondo.

Dottor R. P. Kaushik – Biografia

Il Dottor R. P. Kaushik è nato a Roorkee, vicino ad Hardwar (India) il 12 febbraio 1926, da famiglia bramina. E’ morto in Italia, a Todi, nel 1981. Essendo la sua città natale vicina a mete di pellegrinaggio induiste e musulmane, ed essendo sia  il padre che il nonno profondamente religiosi, la loro casa era spesso frequentata da uomini santi di entrambe le religioni, che influirono spiritualmente sulla sua formazione. Sin dalla fanciullezza si sentì portato al servizio all’umanità e a interrogarsi sul problema della vita e della morte, del bene e del male. A quindici anni la morte del suo migliore amico lo colpì profondamente, spingendolo al digiuno, alla preghiera, alla lettura di libri sacri e all’indagine dei grandi quesiti esistenziali, poichè nessun approccio intellettuale gli offriva una risposta soddisfacente, gli fu chiaro che nessuna esperienza, diretta o indiretta, poteva mai fornire una soluzione totale. Gradualmente, tutte le idee e immagini decaddero ed egli fu guidato alla scoperta che la realtà può essere percepita e compresa solo da momento a momento. Attraverso i suoi scritti e i suoi dialoghi, ha condiviso la sua ricerca con amici di tutto il mondo.

Dottor R. P. Kaushik – Il suo insegnamento

Il Dottor R. P. Kaushik è stato un filosofo nel senso originale del termine, un ricercatore della verità. L’assunto fondamentale dei suoi insegnamenti era che la realtà costituisce qualcosa di vivo e dinamico, che non si può racchiudere in una formula. Ciascuno deve scoprirla da sé scrollandosi di dosso l’autorità degli altri. La sua vita è stata un’esplorazione continua dell’amore, al di là delle risposte condizionate della mente. Insieme a Lui si meditava a lungo, la meditazione che suggeriva era essenzialmente un’osservazione, un fare attenzione ai propri meccanismi mentali, alle proprie sensazioni, alle immagini e ai ricordi che affiorano, lasciando scorrere questo flusso senza opporvi resistenza, ma senza neppure alimentarlo. Allora è possibile accorgersi di come ogni nostro movimento sia condizionato dalla ricerca del piacere o dalla fuga dal dolore.

Chi fosse interessato alla lettura o all’acquisto di qualche suo libro può collegarsi ai seguenti link:

R.P. Kaushik - La lunga notte dell'anima

[Libri] Nei dialoghi riportati nel libro La lunga notte dell'anima, Kaushik mette in evidenza l’arduo cammino di una psiche che Continua a leggere »