Una scuola per la vita
Una Scuola per la Vita – J. Krishnamurti è nato l’11 maggio 1985 a Madanapalle, vicino a Madras, nell’India meridionale, ed è morto a Ojai in California il 17 febbraio 1986. Per più di sessant’anni le sue parole non hanno fatto altro che indicare agli esseri umani la necessità di scoprire un’azione non toccata, non condizionata dal pensiero, un’azione che contiene in se stessa l’intelligenza della compassione e l’immensità della libertà. Krishnamurti ha sempre rivolto una particolare attenzione al problema dell’educazione dei giovani e in questo libro troviamo scritte queste sue parole:
“Se deve esserci una trasformazione della società attuale, questa può avere inizio solo in una mente giovane e innocente. Ed è importante che i giovani affrontino gli enormi problemi del mondo con una mente sgombra da pregiudizi, da condizionamenti, da imposizioni determinate dall’e egoismo degli adulti. Uno dei fattori più tremendi che determinano il condizionamento di noi esseri umani – dice Krishnamurti – è costituito dall’educazione che riceviamo. La società non accetta di essere messa in discussione da nuove energie che potrebbero modificarla sostanzialmente. Così diventa un potere che, senza amore, impone, costringe, soffoca. Ribellarsi alla società e alle sue imposizioni significa non capire che qualunque sia il cambiamento che potremo apportare nel mondo, rimarremo comunque chiusi tra le mura di una prigione.
La vera rivoluzione consiste nell’abbattere le mura di questa prigione, le mura che la mente umana ha costruito e che si chiamano ideologie, pregiudizi, opinioni, religioni organizzate, superstizioni, paure e così via. Quindi la vera rivoluzione può avvenire soltanto se c’è una trasformazione della mente, se la mente smette di inseguire il potere, il successo, il piacere, e si apre alla scoperta di Dio, della verità.
Nella nostra vita deve entrare una comprensione profonda, una comprensione che va accolta in noi fin da quando siamo giovani. “Il problema dell’istruzione si presenta sotto molti aspetti, e noi ci addentreremo in un ampio e approfondito esame della questione.”
Una Scuola per la Vita – Le domande dei giovani a Krishnamurti si susseguono con intensità, con partecipazione, con innocenza. Che cos’è la vita? Che cos’è la morte? Che cos’è l’anima? Perché gli uomini sono così crudeli? Affiora l’esigenza di accostarsi ad una realtà che comprende l’immane problema del mondo e lo trascende. E Krishnamurti, con la sua poesia, la sua chiarezza, la sua pazienza, porta a questi ragazzi, e a noi, la profondità di una visione che accoglie in sé l’amore, la bellezza, l’unicità della vita.
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