Nota anche col nome di retinolo, la vitamina A è una sostanza indispensabile per contrastare i disturbi visivi, favorire la crescita delle ossa, proteggere la pelle e mantenerla sana. Nota anche come la vitamina antinfettiva.
E’ una vitamina liposolubile presente sia negli alimenti di origine animale che nei vegetali in diverse forme attive, tra cui la retinaldeide, essenziale per la vista, e l’acido retinoico, indispensabile per la crescita sin dalla fase embrionale. Il retinolo e i retinoidi, ovvero i suoi derivati, provengono da cibi di origine animale, mentre i carotenoidi – noti anche come provitamina A – da quelli vegetali. I carotenoidi I sono importanti prevalentemente per la loro azione antiossidante. Un carotenoide particolarmente utile anche per le diete dimagranti è il licopene, la sua azione antiossidante protegge le cellule dall’invecchiamento e dal danno degenerativo prodotto dai radicali liberi perché impedisce l’ossidazione del colesterolo LDL, responsabile sia della formazione di placche aterosclerotiche che dei depositi di grasso bianco sull’addome.
La vitamina A dunque contribuisce al mantenimento di una pelle normale, e di membrane mucose normali, al mantenimento delle capacità visive (soprattutto nelle ore serali), al normale metabolismo del ferro, alla normale funzione del sistema immunitario.
La vitamina A interviene nel processo di specializzazione delle cellule ed è antinfettiva.
Gli alimenti ricchi di vitamina A e acido retinoico
Fare scorta di vitamina A in genere non è difficile, perché è presente in moltissimi alimenti se pur in dosi minime: nell’olio di fegato di merluzzo, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel burro e in molti ortaggi come carote crude, spinaci, cavoli broccoli, verze, aglio, olio di germe di grano, prezzemolo, tarassaco, crescione, zucca, spinaci freschi, cicoria, lattuga, e in generale in tutti i vegetali di colore giallo-arancione. Tra la frutta, sono una fonte di vitamina A melone, albicocca, pesca, arancia e anguria. Tuttavia non è raro che in caso di patologie gastro-intestinali o infezioni si possa andare incontro a una carenza di questa importante vitamina.
La supplementazione precoce di vitamina A è stata associata a una ridotta mortalità nei pazienti con EBOLA e dovrebbe essere ulteriormente studiata e considerata per l’uso in future epidemie!
L’Ebola ad esempio è stato un virus terrificante che è capace di uccidere fino a 9 persone su 10, che muoiono tra atroci dolori dovuti alla rottura dei capillari che causano gravissime emorragie interne.
Per quanto concerne invece i presunti pericoli di tossicità puntualmente smentiti riporto solo alcuni dei molti studi che sono stati fatti:
La presunta pericolosità in gravidanza evocata da qualcuno è stata smentita nel 2019 da questo studio:
Am J Obstet Gynecol. 1997 Jul;177(1):31-6. Vitamin A and birth defects.- Mills JL1, Simpson JL, Cunningham GC, Conley MR, Rhoads GG.
In questa ricerca pubblicata sul “Journal of Nutrition” (https://academic.oup.com/jn/article/146/9/1816S/4584876) [3] (è una rivista scientifica pubblicata dalla American Society for Nutrition) hanno scoperto che:
La presunta pericolosità in gravidanza evocata da qualcuno è stata smentita nel 2019 da questo studio:
Am J Obstet Gynecol. 1997 Jul;177(1):31-6. Vitamin A and birth defects.- Mills JL1, Simpson JL, Cunningham GC, Conley MR, Rhoads GG.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9240579/