Le Nadi
Il termine Nadi significa flusso, scorrimento, fiume, condotto. In maniera più fisica può significare anche nervo, vena e altro ancora. E’insomma un qualcosa che viene trasportato attraverso un canale. Nello Yoga tutti i condotti possono essere definiti Nadi. Quelli però che andremo a vedere sono i condotti di energia sottile. Essi sono invisibili e non è possibile trovarli fisicamente come ad esempio le vene, le arterie, i nervi. Le Nadi che esamineremo trasportano l’energia vitale e quindi non si possono vedere a occhio nudo. L’energia vitale si manifesta in vari modi. Concretizza fisicamente un’altra parte che è sempre presente: quella sottile e invisibile. Così, come c’è l’aspetto più fisico e visibile, abbiamo anche un aspetto più profondo e non distinguibile. Limitandoci per ora a considerare che nell’aspetto fisico abbiamo come flusso energetico i liquidi del corpo (sangue, plasma, linfa), consideriamo che nell’aspetto sottile invece abbiamo un flusso energetico non palese. Questo flusso energetico è conosciuto con il termine Prana (o Chi o Ki). Il condotto più importante che troviamo nello Yoga (dei tantissimi stimati) è quello al centro dell’asse della colonna che trasporta l’energia attraverso il midollo spinale. Quello è il condotto che trasporta la Nadi principale che viene definita Sushumna. Questo canale quando è stato attivato viene considerato quello per eccellenza, quello della realizzazione suprema, la liberazione, l’illuminazione dell’individuo e l’espansione della sua coscienza.
Ora vediamo le altre 2 Nadi principali che grazie ad un lavoro su di esse è possibile attivare quella principale. Una si chiama Ida e l’altra si chiama Pingala.
Per rimarcare questa onda di flusso energetico nella terminologia yogica a queste tre Nadi vengono dati dei termini che li simboleggiano. A Pingala viene associato il termine Gange (grande fiume del subcontinente indiano). A Ida invece Yamuna ( importante affluente del fiume Gange). A Sushumna invece Sarasvati (possente fiume dalle acque creatrici, purificanti e nutrienti) .
Ida come energia scorre lungo la parte sinistra del corpo e copre la distanza che intercorre tra la base della spina dorsale nella zona dell’ultima piccola vertebra coccigea fino al sesto chakra chiamato Ajna terminando poi nella narice sinistra.
Pingala invece scorre lungo la parte destra del corpo partendo sempre dalla base della colonna fino al sesto chakra Ajna e termina poi nella narice destra.
Sushumna invece intercorre verticalmente dalla base fino al chakra della corona sopra alla testa.
I due flussi Ida e Pingala, uno che parte da sinistra e l’altro da destra, in realtà però si incontrano nell’area dei sette chakra principali facendo un percorso incrociato che si sposta dal un lato all’altro del corpo.
Questa energia trasportata dai canali Nadi verrà poi veicolata a nutrire tutto il corpo, organi e cervello per nutrire tutte le funzioni, quelle fisiche e quelle psichiche.
La caratteristica principale di queste 3 Nadi è che Ida è collegata con l’emisfero destro del cervello, Pingala invece con quello sinistro. E come è ben noto l’emisfero destro, che è governato da Ida, è quello più irrazionale, più intuitivo, più creativo, più onirico, più emotivo, più yin. Possiamo dunque anche dire che copre più la sfera psichica.
Mentre Pingala che è governato dall’emisfero sinistro è più fisico, più razionale, più pratico, più logico, più yang. Quindi su questo canale possiamo anche dire che copre più la sfera fisica.
Sushumna riguarda invece più il nostro aspetto spirituale.
Come possiamo attivare questi 3 canali?
Possiamo attivarli soprattutto attraverso la respirazione ma anche attraverso altre pratiche dello Yoga che vedremmo più dettagliatamente con il nostro percorso.
Ida si attiva attraverso la narice sinistra e quando è libera vuol dire che è attiva la parte più emotiva, psichica.
Mentre quando è ben libera la narice destra vuol dire che è attiva l’energia di Pingala, quella più fisica, più razionale.
Quando sono libere entrambe si attiva l’aspetto Sushumna, che è quello spirituale.
A questo punto controllando e osservando i nostri canali respiratori (narice destra e sinistra) potremmo avere un’idea sulla nostra condizione del momento e a cosa saremmo più predisposti. Ad esempio se fosse libera la narice sinistra saremmo più predisposti per dei lavori psicologici. Viceversa quando è la destra che è più libera saremo più predisposti a qualcosa di fisico (lavoro fisico, digestione, eccetera).
Quando invece sono entrambe libere ecco che siamo predisposti per un lavoro più spirituale (meditazione, ascolto, silenzio).
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